Fare formazione nel contesto immersivo della realtà virtuale e mista (MR) può rendere l'apprendimento più sicuro, rapido e coinvolgente. Questo rende il lavoro più efficace, migliora la soddisfazione del cliente e aumenta la competitività .
Il nostro sondaggio, condotto in collaborazione con CCS Insight, fa luce su come le imprese utilizzano VR e MR per far acquisire hard e soft skill e i risultati che ottengono.
Abbiamo condotto il sondaggio su 500 soggetti con sede negli Stati Uniti o in Regno Unito che utilizzano VR o MR per lavorare. Sono imprese attive in ambiti molto diversi: dai servizi finanziari, passando per aerospaziale e difesa, fino a settore alberghiero e ricreativo.
Secondo quasi il 40% degli intervistati, le principali applicazioni di VR e MR sono l'onboarding dei neoassunti, la trasmissione delle competenze, la formazione e l'istruzione.
In che modo allora viene implementata la formazione in VR o MR? È piuttosto facile immagine come la realtà immersiva della VR possa essere utilizzata nell'insegnamento delle hard skill, ad esempio per insegnare a utilizzare macchinari ed eseguire altre attività complesse con l'aiuto di simulazioni tecniche in MR. Ciò che invece può sorprendere è che VR e MR sono utilizzate in modo più diffuso nell'insegnamento delle soft skill (58%) che in quello delle hard skill (50%): anche nei settori edile e manifatturiero, il 57% delle soluzioni formative in VR e MR sono usate per l'insegnamento delle competenze trasversali.
Questo non solo dimostra il ruolo sempre più importante giocato dalle soft skill nel successo delle aziende, ma anche l'utilità di VR e MR nel perfezionamento di queste competenze. Questo potrebbe essere dovuto alla natura immersiva di VR e MR, in grado di favorire la creazione di legami emotivi, e al fatto che queste tecnologie offrono simulazioni realistiche in ambienti che riproducono il contesto lavorativo.
Un esempio dell'efficacia di VR e MR per l'apprendimento delle soft skill è il corso di intelligenza emotiva curato da Locker Room Talk e volto a insegnare fin da subito a giovani atleti il rispetto per le donne. Scopri in che modo la VR viene usata per educare gli allenatori sportivi alla parità di genere.
Sebbene la formazione in VR e MR sia diffusa in diversi settori, sussistono spiccate differenze nelle modalità in cui è utilizzata. Ad esempio, le imprese attive nei settori tecnologico (68%), aerospaziale e della difesa (63%) usano maggiormente VR e MR per l'insegnamento delle hard skill. Al contrario, nell'ambito di multimedia e intrattenimento VR e MR sono più usate per la trasmissione delle soft skill (74%).
L'utilizzo di queste tecnologie è abbastanza diffuso in diversi settori anche per l'apprendimento formale. In ogni caso, non sorprende che chi si occupa di istruzione individua nell'apprendimento formale l'utilizzo più diffuso di VR e MR (67%). Ma anche nei settori aerospaziale, difesa (44%) e trasporti (45%) si nota un ricorso sempre più massiccio a VR e MR a scopi formativi, dimostrando come queste tecnologie consentano di sviluppare competenze e raggiungere alti livelli di preparazione tecnica.
Non importa che VR o MR siano utilizzate per trasmettere hard skill, soft skill o per l'apprendimento formale: queste tecnologie consentono ai partecipanti di allenare le competenze in un contesto immersivo e privo di distrazioni, che fa presa su diversi tipi di allievi.
È questo che rende VR e MR estremamente efficaci in contesti formativi. Rispetto alla didattica online o alle videolezioni, l'uso di queste tecnologie aumenta la velocità della formazione e la capacità di acquisire informazioni, migliorando il coinvolgimento, la partecipazione e la capacità degli allievi di rimanere concentrati.
Per esempio, chi ha seguito una formazione sulle hard skill in VR e MR ha riferito miglioramenti in questi ambiti:
L'utilità della formazione in VR e MR è stata sperimentata da Pfizer, che ha usato queste tecnologie per formare il personale addetto alla produzione del suo salvifico vaccino contro il COVID-19. Scopri in che modo la VR ha aiutato Pfizer ad aggiornare tutto il personale in velocità .
La formazione in VR o MR non si limita a potenziare le competenze e le soft skill, ma trasmette agli allievi la sicurezza di poter applicare nel mondo reale quanto hanno imparato. Ad esempio, le situazioni reali possono essere riprodotte in ambienti protetti, dove i partecipanti possono commettere errori e ripetere le operazioni fino a padroneggiare le tecniche: queste tecnologie offrono loro un luogo in cui fare pratica e un contesto favorevole alla crescita.
Poiché VR e MR sono estremamente immersive e prive di distrazioni, entrambe possono migliorare il mantenimento delle conoscenze.
I vantaggi sono evidenti nei risultati. Rispetto ai sistemi online o alle videolezioni, chi ha seguito una formazione sulle hard skill in VR e MR ha riferito miglioramenti in questi ambiti:
Scopri come VR e MR stanno aiutando ex carcerati ad apprendere competenze particolarmente richieste: leggi la storia di Vehicles for Change.
VR e MR non offrono benefici solo agli allievi, ma hanno un impatto positivo anche su chi insegna. Il sondaggio indica che i dipendenti che tenuto corsi di formazione usando VR o MR hanno assistito a miglioramenti nei seguenti ambiti:
Insomma, non solo gli allievi possono apprendere meglio, concentrarsi di più e interagire maggiormente nelle esperienze VR e MR, ma spesso sono formati da dipendenti più coinvolti, concentrati e reattivi.
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"Survey: VR at Work, 2023" a cura di CCS Insight (studio commissionato da Meta e condotto su 500 soggetti con sede in Regno Unito e negli Stati Uniti che usano la VR in ambito lavorativo), febbraio 2024.